Tab Article
Nel 1993 la rivista "Nature" pubblicava un articolo che stigmatizzava la logica manipolatoria dei concorsi universitari italiani, immaginando la bocciatura di un esterrefatto Leonardo da Vinci, malgrado il suo genio, e la vittoria dei Borgia al gran completo: sì, la famiglia di Lucrezia e del Valentino, passata alla storia per spregiudicatezza, immoralità e per il nepotismo del padre Rodrigo, papa Alessandro VI. Da allora, trascorsi vent'anni, poco o niente è cambiato. Poco o niente contano intelligenza, merito, competenza dinanzi al potere che punta soprattutto a riprodurre se stesso, di padre in figlio, e non solo in ambito accademico. Da qui l'idea del secolare incombere di un "Codice Borgia" sulla storia del nostro Paese. Fra le grandi democrazie dell'Occidente, l'Italia è rimasta l'unica a mantenere modelli e codici di comportamento arretrati quali il Familismo Amorale, aggravato da un "perdonismo materno" che tutto accetta e consente, e uno Stato di Diritto solo formale. Questo è il vero motivo strutturale per cui il nostro Paese non riesce più a crescere, perde pezzi d'industria, ha una ricerca mediocre, s'impoverisce.